Punti di contatto e di distanza tra le due architetture di riferimento per la creazione di un data warehouse.
Non è semplice poter identificare un’architettura di riferimento che possa rappresentare un standard, tale impossibilità è però mitigata dal fatto che, pur nelle differenze di contenuti e rappresentazione, le due architetture riportate negli infobox collegati presentano molti punti in comune e come già evidenziato da Susan Gallas la sostanziale differenza sembra attribuibile principalmente a due soli punti, il primo di terminologia, il secondo di estensione del concetto di business intelligence alla presenza del livello ODS:
1. Le due architetture presentano una componente di raccolta dei dati che è definita come data warehouse nell’architettura CIF e staging area nell’architettura costituita da staging area e data warehouse, pur con le dovute differenze in entrambe le architetture è presente uno strato di raccolta e “pulizia” dei dati sorgente, fonte dati del sistema analitico front-end.
2. Nella prima architettura (CIF) il concetto di ODS assume importanza soprattutto nello strato relativo alle informazioni di tipo Business operations, nella seconda architettura l’ODS non è invece considerato sufficientemente orientato al business anche se possiede il vantaggio di essere sempre “in linea” temporalmente con i sistemi transazionali.
E’ il secondo punto che evidenzia una certa distanza fra i due paradigmi, Ralph Kimball, teorizzatore dell’architettura basata su area di staging e data warehouse, propone come linea guida di evitare l’incorporamento di ODS in una soluzione di data warehouse :
“If you have an operational data store in your systems environment, or in your plans, examine it carefully. If it is meant to play an operational, real-time role, then it truly is an operational data store and should have its own place in the systems world. If, on the other hand, it is meant to provide reporting or decision support, we encourage you to skip the ODS and meet these needs directly from the detailed level of the data warehouse.”
Di fatto, però, entrambe le soluzioni propongono metodologie che, se seguite con scrupolo, garantiscono il corretto sviluppo di progetti di business intelligence.