La business intelligence negli ultimi 10 anni ha vissuto una crescita di interesse continuo, questo, accanto ad ovvi benefici, ha portato anche una componente di confusione che, in assenza di uno standard, influisce negativamente nella comprensione a tutto campo del concetto di business intelligence; tale confusione trae origine anche da alcuni paradigmi che si sono affermati negli ultimi anni e che rispecchiano filosofie e tecniche diverse per risolvere il medesimo problema : liberare le informazioni aziendali e fornirle in modo concreto e chiaro a coloro che in azienda prendono decisioni tattiche e strategiche.
Una visione, per quanto approssimativa, dei paradigmi di maggiore successo, può essere utile a chiarire differenze e punti in comune.
In questa prima parte affronteremo l'architettura suggerita e sviluppata da William "Bill" Inmon...
Corporate information factory
La corporate information factory (CIF) è un’architettura concettuale largamente accettata che descrive e categorizza le informazioni per definire e gestire una robusta infrastruttura di Business intelligence.
Tali informazioni supportano tre livelli di processi organizzativi :
Business operations: riguardano la gestione giorno per giorno delle informazioni relative alle attività operative del business, dipendono direttamente dai sistemi transazionali aziendali e sono informazioni fortemente automatizzate, che non evolvono ne cambiano nel tempo, sono informazioni puntuali e di dettaglio caratteristiche del controllo della “produzione” della propria azienda.
Business intelligence: riguardano le informazioni che vengono cercate all’interno dell’azienda per migliorare le prestazioni, per conoscere meglio i propri clienti, per analizzare le caratteristiche del proprio prodotto e la storia che lo coinvolge, rispetto al livello Business operations, sono informazioni di tipo dinamico, che evolgono continuamente nel tempo, per le loro caratteristiche hanno un fondamentale ruolo nelle decisioni strategiche aziendali.
Business management: è la funzione nella quale la conoscenza derivata dal livello Business intelligence viene istituzionalizzata e introdotta a tutti i livelli in azienda.
Le componenti principali che formano l’architettura CIF possono essere suddivise per maggiore chiarezza e semplicità in tre classi distinte :
1. I sistemi transazionali : che rappresentano tutte le applicazioni aziendali che costruiscono l’informazione operativa dell’azienda stessa, ne fanno parte tutti i software che gestiscono o producono dati aziendali: ERP, software di gestione ordini/acquisti, software di gestione delle risorse umane, della logistica, ecc. i dati raccolti da tali sistemi non sono informazioni di business: la loro struttura è compatibile con le caratteristiche dei sistemi che sono determinate da alcuni vincoli come la normalizzazione dei dati e l’assenza di ridondanza delle informazioni, la migliore gestione possibile di “inserimenti, modifiche e eliminazione” dei dati, la distribuzione di dati atomici in diversi punti degli archivi che li ospitano.
2. Il “contenitore” di dati per analisi e supporto alle decisioni “tattiche”: è rappresentato da una configurazione di dati chiamata Operational data store che fornisce informazioni, con uno scarto temporale minimo, dei sistemi transazionali tradotte in oggetti di business e organizzate per consentire analisi di dettaglio.
3. Il “contenitore” di dati per analisi e supporto alle decisioni “strategiche”: è rappresentato da una configurazione di dati chiamata data warehouse, che fornisce informazioni periodiche, storicizzate e riorganizzate secondo le regole aziendali che fornisce informazioni e oggetti di business per consentire analisi a supporto delle decisioni strategiche.