Usare rsync per il backup

Rsync e' un comando (ed un protocollo) che permette la copia di file via rete, ottimizzando i tempi di backup e ripristino dei dati.

L'host da backuppare (su cui si devono leggere o scrivere file) deve avere in esecuzione rsync in modalita' server (rsync --daemon), e deve essere presente il file /etc/rsyncd.conf dove sono contenute le informazioni relative alla condivisione necessaria per il backup.
Sull'host remoto che deve leggere o scrivere file sulla macchina dove rsync gira come daemon, viene eseguito il comando rsync con una logica simile a quella di cp.
I parametri da settare in /etc/rsyncd.conf sono:
- [nomecondivisione] e' il nome della condivisione rsync;
- path e' il path locale a cui fa riferimento la condivisione;
- read only e' un opzione che protegge i file dalla scrittura (se settata = yes);
- uid e gid sono l'utente ed il gruppo con cui rsync accede al filesystem;
- host allow rappresenta gli IP da cui e' possibile collegarsi via rsync;
- list e' un opzione che prevede di poter impedire di elencare le condivisioni disponibili sul server rsync (se settata = false);

La prima volta che si esegue un backup da un certo host vengono copiati tutti i files specificati nella condivisione, le altre volte solo quelli modificati dall'ultimo backup.

Per un utilizzo sicuro di rsync (le password non vengono richieste!), e' consigliabile:
- Selezionare accuratamente gli IP degli host che possono accedere al server rsync;
- Consentire esclusivamente ingressi in sola lettura;
- Non utilizzare root come uid e gid ( a meno che non sia necessario per esigenze di backup).

La sintassi del client rsync è:
rsync [opzioni] [host da backuppare]::nomecondivisione/files /[directory host locale]
opzione spesso utile e' -av, che specifica di copiare i file mantenendo ownership, permessi e in modalita' "directory recursive".

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