DESCRIPTION | Breve storia di Linux | Live Discussion - Skill: 1- NOVICE |
La storia di Linux è la storia del più colossale progetto di sviluppo condiviso di software di tutti i tempi. Sotto la direzione di Linux Torwalds quello che inizialmente doveva essere un programma sviluppato ad uso personale è diventato il più noto risultato di un modello di sviluppo basato sulla disinteressata collaborazione di migliaia di sviluppatori tramite Internet. E' una storia relativamente breve, perchè in campo informatico tutto accade velocemente e perchè la collaborazione creativa di tante persone, se ben coordinate, ha un potenziale enorme. |
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Luglio 1991 Agli occhi della Rete, tutto inizia in un'estate finlandese, Linus Benedict Torvalds, ancora un giovane studente dell'Università di Helsinki, si informa su Usenet: "Hello netlanders, Due to a project I'm working on (in minix), I'm interested in the posix standard definition. Could somebody please point me to a (preferably) machine-readable format of the latest posix rules? Ftp-sites would be nice." Torvalds giustificherà poi la folle impresa con queste parole: "I couldn't afford some of the commercial OSes and I didn't want to run DOS or Windows -- I don't even know, did Windows really exist then?". 5 Ottobre 1991 Nello stesso anno viene rilasciata la versione 0.02. Il post su usenet che ne annuncia la presenza è diventato un classico. Gennaio 1992 Viene rilasciata la versione 0.12. Risulta relativamente stabile e supporta vario hardware. Da questa versione in poi la crescita di Linux inizia a diventare progressiva e dirompente, sia come numero di coder che supportano lo sviluppo, sia come utilizzatori."Earlier kernel releases were very much only for hackers: 0.12 actually worked quite well" Aprile 1992 Rilasciate la versione 0.95 e 0.96. Il salto è diretto dalla 0.12. Nascono le prime distribuzioni: la MCC Linux e la SLS. 1994 Viene rilasciata la prima versione definitiva 1.0. Nascono RedHat, Debian, SUSE tutt'ora fra le distribuzioni più diffuse. Linux, che resta Copyrighted by Linux Torvalds, diventa ufficialmente un software aperto, abbracciando in pieno la General Public License (GPL) del movimento Free Software di Stallman. Grazie all'aumento esponenziale dell'interesse da parte della comunità mondiale nascono i primi LUGs (Linux User Groups), ormai diffusi anche in Italia. 1995 Compaiono sul mercato nuove distribuzioni commerciali come Caldera Linux. Kernel 1.2 out in Marzo. Dal kernel 1.3 in sviluppo si passerà direttamente al 2.0 1996 Rilasciata la versione 2.0. Compaiono le prime versioni tradotte in più lingue. Linux ha bisogno di una mascotte: nasce TUX, il pinguino più famoso del mondo. 1997 Da qui in poi la storia di Linux diventa sempre più Linus indipendent, che nel 1997 lascia la Finlandia per raggiungere Santa Clara, Silicon Valley, dove lo aspetta, nella misteriosa start-up Transmeta, un ruolo che ai più non è chiaro. Per anni, prima di annunciare al pubblico di produrre microprocessori a basso consumo e quotarsi al NASDAQ, Transmeta rimane un segreto impenetrabile intorno al quale si accumulano rumours e misteri: - E' la società dove lavora Linus Torvalds (che continua a sviluppare Linux e non si capisce per cosa venga pagato) - Fra i soci finanziatori figura Paul Allen (Microsoft co-founder) - Assume programmatori e tecnici di altissimo livello - Sfoggia per anni una home page che è un capolavoro di anti-marketing. 1999 Dopo lunga attesa il kernel 2.2 vede la luce, un passo avanti notevole. Nel pieno del boom della new economy si quotano al Nasdaq con successo società che basano il loro business interamente su Linux come RedHat, Va Linux e Caldera (che, paradossalmente, dopo alcuni anni, movimenti societari e il cambio di nome in Sco Group, diventerà uno dei peggiori nemici del pinguino). 2001 Agli inizi dell'anno, dopo varie pre-version, su kernel.org appare l'immagine da 19.788.626 byte del 2.4.0 La prima release di un altro stable thread, con un maggiore e più ampio supporto di hardware di livello enterprise. 2002 Linux è una reale alternativa al mondo Microsoft e Unix, si ritrova milioni di utenti, migliaia di sviluppatori e un mercato in espansione. E' presente in sistemi integrati, è usato per il controllo di dispositivi robotizzati e ha volato a bordo dello Shuttle, praticamente gira su oggetti elettronici di tutti i tipi, dai palmari alle workstation Alpha, risultando l'OS in assoluto il sistema operativo più soggetto a porting. Nessuno ormai si sogna di considerarlo un progetto sperimentale che non possa essere usato in applicazioni mission-critical, IBM "lo monta sui suoi server" (e lo pubblicizza pure), Microsoft lo considera il principale nemico da combattere (e non lesina risorse nel farlo), Oracle ci fa girare sopra il suo DB. 2003 Le guerre si combattono per il petrolio e, più sotterraneamente, per il controllo dei computer. Il 2003 sarà ricordato anche per l'anno di SCO e dei suoi attacchi a Linux e al mondo OpenSource, consequenziali ad una azione legale intrapresa contro IBM. Le modalità degli attacchi, la loro natura, il modo con cui si cerca creare FUD intorno a Linux (Fear Uncertainty and Doubt) sono sintomo di interessi che vanno oltre la protezione di presunte proprietà intellettuali per parti di codice che vengono nominate ma non mostrate sembrano delinearsi come un banco di prova decisivo per la definitiva affermazione di Linux anche sul lato desktop e per un cambio paradigmatico su come viene valorizzato e diffuso il software. Tecnologicamente la strada è chiara e le carte sono vincenti: Linux e tutto il software OpenSource sono decisamente all'altezza sia sui sistemi di fascia alta che sui desktop, oltre ad essere presente nel cuore invisibile di innumerevoli device elettronici.
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DESCRIPTION | Piccola guida alle licenze | Live Discussion - Skill: 2- JUNIOR |
Uno degli aspetti più confusionari del fenomeno open source é la proliferazione di differenti licenze che regolano la proprietà intellettuale e la distribuzione del software. In questo articolo presenteremo una piccola guida sulla terminologia utilizzata nelle licenze che accompagnano i vari software free. In particolare illustreremo i seguenti termini: ->Software Proprietario ->Shareware ->Freeware ->Free Software ->Public Domain Software ->GNU General Public License (GPL) ->GNU Lesser General Public License (LGPL) ->Open Source ->Community Source |
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-Software Proprietario- E' il modello di licenza più tradizionale per il software commerciale: nessuna persona ha il permesso di esaminare il codice sorgente per il prodotto. L'unica eccezione è un cliente disposto a pagare un cifra, spesso esorbitante, come "tassa" per avere a disposizione il codice sorgente. Ma anche se comprate il codice sorgente per tale prodotto, non potrete pubblicarlo o sarete fuorilegge poiché la licenza per il codice sorgente proprietario non può essere ceduta. E inoltre i vostri diritti di modificare il codice sorgente per meglio adattarlo alle vostre esigenze sono ristretti. -Shareware- Con la licenza Shareware, il modello tradizionale è (leggermente) rovesciato. Vale la filosofia "prima prova, poi paga". Il software è distribuito gratuitamente, e ve lo potete passare l'un l'altro. Gli utenti dei prodotti shareware sono poi moralmente tenuti a pagare un compenso allo sviluppatore per la registrazione; questo compenso alcune volte è libero altre volte è predeterminato. Una variante di questa licenza, chiamata "crippleware" (si potrebbe tradurre software "storpiato"), fa in modo che il software non abbia tutte le funzionalità abilitate sino a quando non viene pagato il compenso per la registrazione. Un'altra tipica variante è la shareware a scadenza: il programma funziona solo per un determinato periodo di tempo, la durata viene estesa solo se viene pagato il compenso. Il codice sorgente non è tipicamente incluso con i programmi. -Free software- Il free software (software libero) è il software in cui si ha pieno accesso al codice sorgente. Esiste una vera e propria organizzazione politica che ne difende i diritti: il Movimento per il Free Software (http://www.fsf.org). Sotto il modello di licenza "free software" è un vostro sacrosanto diritto usare il software, modificarlo e ridistribuirlo con ogni mezzo a disposizione. Ma è anche possibile far pagare dei soldi per la distribuzione. Comunque, dietro a questi diritti ci sono dei doveri: tutte le modifiche devono essere accessibili a tutti e nessuno può restringere i diritti di distribuzione libera. La maggior parte dei sostenitori del free software, crede che l'informazione, e specialmente il codice sorgente, debba essere libera. Nei paesi di lingua inglese la parola "free" racchiude i termini di libero e di gratis, e si usa dire che il free software va inteso come "libero discorso" ("Free Speech") e non come "birra gratis" ("Free Beer"). I seguaci del Free Software difendono la frase principale della copyleft che recita: "coloro che ridistribuiscono il software, con o senza modifiche, devono lasciare intatta la libertà di effettuare ulteriori copie e modifiche" ("anyone who redistributes the software, with or without changes, must pass along the freedom to further copy and change it"). -Software di Pubblico Dominio- Il software di pubblico dominio è sia software gratis (freeware) che free software, ma meno restrittivo. Esso può essere usato, modificato o ridistribuito con ogni mezzo. Però voi siete liberi di fare cambiamenti al software e rendere tali modifiche proprietarie. Potete anche scegliere di far pagare il codice o i suoi derivati senza fornire alcun accesso al codice sorgente. In ogni modo, chiunque può fare uso (e abuso) di software di pubblico dominio, senza consultare alcun uomo di legge. -GNU General Public License (GPL)- Dal 1984, lo scopo del progetto GNU è stato di sviluppare un ambiente UNIX completo che comprenda la licenza dei free software. Sebbene una parte del codice utilizzato nel progetto GNU ricada nell'ambito del pubblico dominio, la grande maggioranza ha licenza GPL. GPL è una specifica implementazione del copyleft, gioco di parole che indica il contrario di copyright: right=destra left=sinistra ma anche right=diritto left=permesso, quindi copia permessa. Il software copyleft deve essere libero, deve includere il codice sorgente e deve essere modificabile e ridistribuibile senza limitazioni. La GPL proibisce i brevetti proprietari relativi alla modifica del software, proibisce le royalties e richiede che gli stessi termini di libera distribuzione siano allegati quando si ridistribuisce il software o anche derivazioni di esso. Per questo motivo la licenza è anche conosciuta come "licenza virus". Questa licenza non è ristretta solo ai progetti GNU, chiunque può creare del software e rilasciarlo con questa licenza. Ad esempio il popolare compilatore GNU e gli strumenti associati hanno licenza GPL. Questo significa che tutti coloro che effettuano dei miglioramenti al compilatore GNU devono poi dare il nuovo codice alla comunità. E' importante comunque notare che questo non significa che il software costruito con il compilatore debba essere free. Quindi e' legale utilizzare uno strumento free software per produrre software proprietario. -GNU Lesser General Public License (LGPL)- La LGPL è usata come licenza per il free software in modo che quest'ultimo possa essere incorporato sia nel software free sia in quello proprietario. Si puo' dire che sia il fratellastro più debole della GPL. Le regole sono sostanzialmente le stesse, tranne una: è eliminato l'obbligo che le proprie estensioni al software siano aperte. In questo modo i componenti LGPL rimangono sempre free software, ma possono essere inclusi in un pacchetto software proprietario. La GPL è stata progettata per scoraggiare la creazione di software proprietario e incoraggiare il free software. Se volete costruire il vostro codice intorno a una libreria o pacchetto GPL, sarete poi costretti a dare il codice sorgente delle vostre modifiche. Questo non è un problema con un pacchetto LGPL, come la libreria GNU C, che può essere legalmente inclusa in un software proprietario. Questa licenza viene in genere utilizzata per le librerie, che sono sfruttate nella produzione di software. Ricapitolando il software GPL non può essere incluso in software proprietario, mentre quello LGPL si. In entrambi i casi si possano comunque utilizzare (ma con la GPL non includere) in prodotti proprietari. -Open Source- Questo termine ha creato molta confusione. Sebbene abbiamo iniziato l'articolo con questa parola, non c'é alcuna chiara definizione per "software open source" e nessuna licenza standard. Diverse società usano il termine "open source" in modi completamente diversi. L'idea è simile a quella del free software (si può generalmente usare, modificare e ridistribuire il software), ma c'é poca enfasi sui diritti del software di essere libero. Questo perché le grandi società mostrano grandi riserve quando si tratta di perdere il controllo del loro software. C'é anche una definizione di Open Source che si può trovare a http://www.opensource.org (la traduzione italiana si trova in http://www.apogeonline.com/openpress/op_definition.html ). Nonostante la proliferazione di diverse licenze che rientrano nella cerchia dell'Open Source (una lista completa si può trovare in http://www.opensource.org/licenses ), in genere esse si avvicinano più alla licenza LGPL piuttosto che alla GPL. In altre parole se utilizziamo del software Open Source, lo possiamo in genere includere in codice proprietario. Riguardo questa classe di licenza c'é stato un ampio dibattito tra i sostenitori del puro Free Software e quelli del più generico Open Source. In questo momento sembra prevalere quest'ultimo.
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DESCRIPTION | GNU e Open Source | Live Discussion - Skill: 1- NOVICE |
Nel 1985 Richard Stallman, ex ricercatore del MIT, fondò la Free Software Foundation (FSF), finanziata per donazioni, alla cui base c'era il progetto GNU, che ambiva alla realizzazione di un sistema operativo free, nel senso più esteso del termine. Il software free, rilasciato con la GNU General Public Licence (GPL), in questo contesto, implica: - Ridistribuzione Libera del software e del codice - Il Codice Sorgente è Aperto e disponibile per lettura, modifiche, analisi, controllo - Chiunque può prendere del software libero e modificarlo come vuole, ma deve mantenere per il suo prodotto derivato la licenza GPL - Il Copyright del software appartiene all'autore. Chi ne fa modifiche deve segnalare la fonte. - Libero, free, non significa necessariamente gratis. Chiunque può vendere software free al prezzo che vuole. |
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Linux è il più famoso progetto GNU, di fatto è composto dal kernel di Torvalds e da molte altre utility e programmi di base, ispirate agli equivalenti Unix (Stallman insiste nel volerlo chiamare GNU/Linux, sarebbe effettivamente più corretto e rispettoso degli sforzi di moltissimi programmatori che non hanno la fama di Linus Torvalds, ma è oggettivamente un nome meno accattivante). Spesso associato al concetto di free software è quello di OpenSource le differenze sono sottili, sotto certi aspetti inafferabili. Semplificando si può dire che l'Open Source è stato introdotto in tempi successivi per rendere più "digeribili" a realtà aziendali i principi del software libero. Si basa su logiche pragmatiche ed economiche, mentre il Free Software (così come descitto nella GPL) ha radici più etiche e filosofiche. Per l'OSI (Open Source Initiative) si dovrebbe rilasciare il codice del proprio software, perchè è una scelta commercialmente sostenibile e valida, per la FSF il codice dovrebbe essere aperto per rispettare la libertà degli autori e degli utenti. Non esiste inoltre una licenza di riferimento dell'OSI, come può essere la GPL per la FSF, ma un elenco di licenze considerate valide per essere definite OpenSource. Fra i fondatori dell'OSI figura Eric Raymond noto fra l'altro per aver scritto il libro/manifesto "The Cathedral and the bazaar" il cui percorso editoriale è emblematico su cosa può essere un modello di business basato sull'open source: il libro è liberamente disponibile, nella sua interezza, in rete e chiunque può leggerlo ma l'autore ha venduto i diritti di pubblicazione su carta alla O'Reilly (che ne vende parecchie copie).
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TIPS | Book: Free as in Freedom | Live Discussion - Skill: 1- NOVICE |
La biografia di Richard M. Stallman, ovvero colui che ha fondato la FSF (Free Software Foundation) e dato il via al movimento del "free software". | ||||
Il libro, dal titolo italiano "Codice Libero", scritto da Sam Williams parla della vita di Richard Stallman da ragazzo fino ai giorni nostri. Personaggio sicuramente originale, amato e odiato allo stesso tempo, Stallman fonda la Free Software Foundation (FSF) e idea la GPL (General Public License). Il suo obbiettivo fu quello di creare un nuovo sistema operativo libero compatible con UNIX, da qui l'acronimo GNU (GNU is Not Unix) da lui inventato. Il Kernel Linux creato da Linus Torvalds ha completato il progetto di Stallman di creare un Sistema libero e con strumenti anch'essi liberi come già il compilatore GCC o l'editor EMACS. Laureato in Fisica al MIT, ha sempre avuto eccellenti qualità tecniche come programmatore, è stato infatti capace di tenere testa da solo ad una squadra di sviluppatori pur di creare una "macchina LISP" libera. Stallman per le sue qualità e idee si è sempre definito come "l'ultimo dei veri Hacker". In Stallman non mancano nemmeno doti d'attore. Durante le sue participazioni ad importanti eventi riguardanti il software libero, si veste con una tunica nera, si mette in testa un vecchio hard disk e si improvvisa S. Ignucius della Chiesa di Emacs (editor da lui sviluppato) comunicando il proprio messaggio ai presenti. Un assaggio delle parole di S. Ingnucius: <<Io sono Sant'Ignucius della Chiesa dell'Emacs, sono qui a benedire i vostri computer, figli miei>> e ancora << Talvolta qualcuno mi chiede se nella Chiesa dell'Emacs non sia considerato peccato ricorrere al vi. Usarne una versione libera non è peccato, ma è una penitenza. Happy hacking a tutti.">> Nel libro, dopo una prefazione di Angelo Raffaele Meo, docente del Politecnico di Torino, si passa in rassegna tutta la vita di Stallman, da quando studente si è scontrato nell'impossibilità di modificare il software di una stampante per migliorarlo perchè protetto da copyright, al suo ateismo, all'ideazione della General Public License, alla difficoltà nei rapporti con gli altri, per terminare con la sua continua voglia di combattere per difendere la libertà d'espressione. In appendice è presente la traduzione in italiano della GNU Free Documentation License (FDL). SCHEDA: Titolo: Codice Libero Autore: Sam Williams Anno: 2003 ISBN: 88-503-2108-2 Editore: Apogeo Pagine: 220
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TIPS | Book: La cattedrale e il bazaar | Live Discussion - Skill: 1- NOVICE |
The cathedral and the bazaar di Eric Raymond è un illuminante libro sui modelli di business e sviluppo possibili basati sulla produzione di software con sorgenti aperti e liberamente utilizzabili. Confronta i metodi di sviluppo di software di una grande software house con sorgenti segreti (la cattedrale) e di una community di sviluppatori (il bazaar) che condividono, debuggano, sviluppano un progetto dai sorgenti aperti. Linux è l'esempio più clamoroso di cosa il bazaar può fare. Il libro aiuta a capire come un sistema operativo completo, complesso, realizzato da migliaia di programmatori sparsi per il mondo, ha potuto conquistare il mondo informatico.
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TIPS | Book: Just For Fun | Live Discussion - Skill: 1- NOVICE |
La storia del Sistema Operativo Linux e del suo autore. | ||||
Just For Fun è un libro scritto da Linus Torvalds, ovvero colui che ha creato Linux e dal giornalista David Diamond. La versione originale è scritta in inglese con il titolo Just For Fun ma è possibile trovarla anche in italiano con il titolo Rivoluzionario per caso, come ho creato Linux (solo per divertirmi). Il testo, di circa 280 pagine, comprende una prefazione ed una postfazione in cui l'autore espone le proprie riflessioni sulla vita, mentre la parte principale è divisa in tre parti: - La nascita di un nerd in cui si parla dell'infanzia di Torvalds; - La nascita di un sistema operativo, dai primi post sul newsgroup comp.os.minix, attraverso le giornate passate chiuso in casa a programmare, alle discussioni con il professore Andy Tanenbaum (autore di Minix); - Il reginetto del ballo in cui descrive i passi di Linux diventato un sistema maturo, e le sue idee sulla proprietà intellettuale, e sull'open source. Il tutto è raccontato in modo piacevole, e spesso autoironico. Una citazione dai pensieri di Linus Torvalds tratta dal libro: <<Sono convinto che l'informatica abbia molto in comune con la fisica. Entrambe si occupano di come funziona il mondo a un livello abbastanza fondamentale. La differenza, naturalmente, è che mentre in fisica devi capire come è fatto il mondo, in informatica sei tu a crearlo. Dentro i confini del computer, sei tu il creatore. Controlli - almeno potenzialmente - tutto ciò vi succede. Se sei abbastanza bravo puoi essere un dio. Su piccola scala.>> Un libro per chi vuole sapere chi c'è, anche umanamente e non solo dal punto di vista tecnico, dietro al sistema operativo che ha rivoluzionato l'odierno panorama informatico. SCHEDA: Titolo: Rivoluzionario per caso Autori: Linus Torvalds e David Diamonds Anno: 2001 ISBN: 88-11-73896-2 Editore: Garzanti Pagine: 281
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ETCETERA | Sistemi Operativi OpenSource (o quasi) | Live Discussion - Skill: 1- NOVICE |
Linux non è l'unico sistema operativo Open source ma è sicuramente il più conosciuto. Ne esistono molti altri in circolazione tra cui i dialetti *BSD (FreeBSD, OpenBSD, NetBSD) e GNU/Hurd, che costituisce il secondo sistema operativo "ufficiale" della FSF. Lo stesso kernel di Mac Os X, Darwin, è open source (è basato su FreeBSD e Mach 3.0) ed esistono versioni open di sistemi del passato (ma non troppo) come Open BeOS o OpenVMS.
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