|
Made in |
DESCRIPTION | Introduzione alla configurazione di Apache | Live Discussion - Skill: 2- JUNIOR |
Tutta la configurazione di Apache può essere fatta operando con un editor di testi sul file httpd.conf che di trova in /usr/local/apache/conf/ oppure in /etc/httpd/conf/ o dove è stato specificato in fase di compilazione (provare un locate httpd.conf per trovarlo).Alternativamente o in parallelo alla modifica manuale del file di configurazione si possono usare diversi strumenti di configurazione grafici, sia dedicati come Comanche o Apache Configuration di RedHat, che parte di più ampi strumenti grafici di configurazione del sistema come Linuxconf o Webmin. |
||||
Ogni riga nel file di configurazione di Apache può contenere o un # per indicare che segue un commento che non viene processato o una direttiva con cui definire le varie configurazioni. Alcune direttive (Limit, LimitExcpet, Directory, DirectoryMatch, Files, FilesMatch, Location, LocationMatch, VirtualHost) definiscono un container, individuano cioè una directory, un dato tipo di file o, genericamente, un insieme di file per i quali si possono definire specifiche direttive. Per esempio, per indicare che l'accesso a tutti i file nella directory /home/www/private è possibile solo da certi indirizzi si scrive: <Directory /home/www/private> # Direttiva container Directory, con la quale si definisce una directory e tutto quello che vi è contenuto Le direttive si dividono in diverse categorie, a seconda di dove possono essere usate nel file di configurazione: - Server-Level - Possono essere usate solo nella parte della configurazione che riguarda l'intero server, quindi non all'interno di container. - Globali e locali - Possono essere usare sia a livello dell'intero server, definendo i comportamenti di default, che valgono per tutti i documenti, che all'interno di container, per gestire casi specifici e sostituire quanto definito al server-level. - Solo locali - Possono essere usate solo all'interno di un container, in quanto non avrebbero senso nella configurazione generale. Per impostare una configurazione di base servono alcune informazioni, che l'amministratore deve fornire: - Nome del server (può essere il nome effettivo della macchina o un nome arbitrario), si definisce con la direttiva ServerName - La porta a cui mettere in listening il web server. Per il protocollo http la porta di default è l'80, ma volendo se ne può definire una alternativa. Si può inoltre definire a quale IP locale appoggiarsi (nel caso si stia usando una macchina con più IP). La direttiva raccomandata è Listen . Nella versione 1.3 di Apache vengono usate anche le direttive BindAddress e Port che però sono deprecate.- L'utente e il gruppo con cui gira il processo httpd. E' meglio che siano utenti comuni non privilegiati (di solito "nobody" o "apache"). Per definirli si usano le direttive User e Group - La directory che contiene i file HTML che fanno parte del sito che si vuole rendere pubblico con Apache. Si definisce con la direttiva DocumentRoot . Notare che questa è diversa dalla direttiva ServerRoot che definisce la directory di base di Apache, partendo dalla quale il programma cerca file di configurazione, log ecc.- Se si usa un Apache con supporto dei moduli è probabile che solo il modulo di core mod_so sia effettivamente incluso nel binario httpd, per cui per poter funzionare Apache richiede il caricamento, tramite file di configurazione, degli altri moduli. Con Apache 2.0 basta la direttiva LoadModule , con Apache 1.3 ci vuole ANCHE la direttiva AddModule .- Non è obbligatorio ma è prassi comune indicare l'indirizzo e-mail dell'amministratore del sistema, che può venir visualizzato in pagine di errore o altri casi. Lo si imposta con la direttiva ServerAdmin .Un esempio di un file di configurazione minimale, senza caricamento di moduli, è quindi: ServerName pippo Listen 80 User apache Group apache DocumentRoot /home/httpd/html |
DESCRIPTION | Analisi di httpd.conf e settaggio parametri base | Live Discussion - Skill: 2- JUNIOR |
Il file httpd.conf è il file di configurazione principale di Apache. Ci sono veramente tante opzioni possibili da settare, ed è per questo che è importante fare spesso riferimento al manuale ufficiale, che offre una documentazione completa su Apache. Il seguente esempio di configurazione riporta una configurazione minima di Apache con commenti su ogni direttiva usata. | ||||
### Section 1: Global Environment |
DESCRIPTION | Configurare Apache con Linuxconf | Live Discussion - Skill: 2- JUNIOR |
Linuxconf è un tool che permette di amministrare il proprio sistema Linux in maniera abbastanza semplice ed intuitiva, e di conseguenza, poter configurare con facilità il web server Apache. | ||||
Per configurare Apache aprire linuxconf ed andare sotto Config => Networking => Server Tasks => Apache Web Server. Si troveranno 3 opzioni disponibili: Defaults: sotto questo menu ci sono 4 sotto categorie. Administrator e-mail, che non è altro che la mail dell'amministratore del server, server name che è il nome del server, document root che è la cartella che contiene tutti i files che dovranno essere processati da Apache (praticamente le pagine web), features che permetterà di settare altri parametri "minori" (possibilita' di leggere files .shtml ecc...). Virtual Domains: Sotto questo menu è possibile configurare una delle features piu importanti di Apache, ossia configurare su la stessa macchina più domini virtuali, ognuno con il suo nome ed, eventualmente, IP. Sub-directory specs: Da qui è possibile settare alcuni parametri limitatamente a determinate directory.
|
DESCRIPTION | Apache configuration tool (Red Hat) | Live Discussion - Skill: 2- JUNIOR |
Per la configurazione facile di Apache, Red Hat Linux ha un tool che permette tramite interfaccia grafica la configurazione del file /etc/httpd/conf/httpd.conf, dando la possibilita di settare parametri come virtual hosts, numero massimo di connessioni, filtri di logging ecc... | ||||
Per utilizzarlo serve l'ambiente di lavoro grafico X Windows ed i permessi di root. E' suddiviso in svariate sezioni: Main: da qui è possibile inserire il nome del dominio, l'e-mail del webmaster, la porta dalla quale "ascoltare" e gli indirizzi accettati (disponibile l'opzione "listen to all adress"). Virtual hosts: da qui è possibile aggiungere virtual host, ossia aggiungere piu domini, server per diversi IP e porte sulla stessa macchina. Server: da qui è possibile settare i parametri del server web quali lock file, PID file, directory root, user e gruppo di Apache. Performance tuning: da qui è possibile settare alcuni parametri come numero massimo di connessioni, tempo di timeout, richieste massime per connessioni ecc... Altra sezione importante è Default settings, dalla quale è possibile settare homepage, pagine dove deviare gli utenti in funzione dell'errore (page not found, bad request ecc...), file di log per processi, errori ecc... Attenzione: se si usa questo tool per configurare Apache non editare manualmente il file /etc/httpd/conf/httpd.conf. Se si aggiungono nuovi moduli ad Apache, non saranno supportati da questo tool, e non si potrà più configurare Apache in questo modo. Per avviare Apache configuration tool: Su desktop GNOME main menu=>Programs=>System=>Apache configuration; Su desktop KDE main menu=>System=>Apache configuration; Oppure da shell lanciando il comando apacheconf . |
DESCRIPTION | Configurare Apache con Comanche | Live Discussion - Skill: 2- JUNIOR |
Comanche è un tool grafico open-source per la configurazione di Apache. | ||||
E' multi piattaforma, ossia gira su molti dei sistemi operativi Unix-based (compreso Linux) e anche su Windows. Permette tramite interfaccia grafica la configurazione del file httpd.conf , dando la possibilità di settare tutti i parametri presenti nel file di configurazione di Apache. A differenza del tool di Red Hat, Comanche permette di editare manualmente il file httpd.conf senza dare problemi (in automatico rileva le modifiche apportate e si aggiorna) e da la possibilità di aggiungere a piacimento moduli per Apache. Per l'installazione basta downloadare il .tar.gz, che contiene il binario e tutto quello che serve per farlo funzionare. Una volta lanciato bisogna giusto specificargli dove può trovare i files di Apache. Altra cosa potenzialmente utile è il supporto multilingue.
|
DESCRIPTION | Configurare Apache con Webmin | Live Discussion - Skill: 2- JUNIOR |
Webmin è un potente strumento di configurazione web-based che permette, attraverso un interfaccia web user-friendly ed una struttura a moduli espandibile, di poter amministrare praticamente l'intero sistema, quindi anche la configurazione di Apache. | ||||
Permette la configurazione del file httpd.conf , dando la possibilità di settare tutti i parametri presenti nel file di configurazione di Apache (virtual hosts, indirizzi, max request, file di log ecc...).Anche a livello didattico può essere molto utile, in quanto l'interfaccia grafica è molto ben fatta ed assai intuitiva, permettendo perciò anche ai meno esperti di poter configurare Apache senza incappare in grossi dilemmi.
|
Openskills LiveBook: Apache - Installazione e configurazione | (C)oresis Srl | GNU FDL licence | Generated: 23/10/2003 |